In cosa consiste e perché è importante.

La correzione di bozze è l’ultima tappa della revisione e segue sempre il lavoro di editing. Si tratta di un delicato processo di correzione che consiste nell’individuare parola per parola, lettera per lettera, refusi, incoerenze sul piano morfosintattico e lessicale, e inesattezze di contenuto come date, nomi e citazioni.

Riservo particolare attenzione anche alla formattazione del testo e all’applicazione delle norme redazionali. Quando la correzione è direttamente su impaginato, mi occupo del giro del testo in modo da sistemare orfane, vedove, righini e altri difetti grafici.

Ma è davvero necessaria?

In fase di editing, ci si concentra sulla struttura della storia e sulla resa della scrittura. Di conseguenza, è normale che qualche errore sfugga.

Il tuo testo, quindi, non deve tralasciare questo passo importante, soprattutto in fase di auto-pubblicazione: non lasciare che il lettore compri un libro sciatto! Ne va della tua immagine professionale di autore.

Se invece opti per la pubblicazione tradizionale, la correzione di bozze non è obbligatoria ma ti consiglio di avvalerti della pulizia del testo, in modo che il tuo manoscritto arrivi in redazione in una forma dignitosa. Posso assicurarti che gli editori e le agenzie letterarie tendono a cestinare i file illeggibili, cioè senza formattazione e pieni di sbavature.

I giri di bozze previsti sono tre, e correggo su carta per consegnare un lavoro preciso e senza errori. In genere, quando mi capita di svolgere editing e correzione sullo stesso testo, tendo a lasciar passare qualche settimana in modo che il mio occhio torni ad avere un approccio distaccato nei confronti della storia.

Prima di passare alla richiesta di preventivo, ti domando: il tuo testo è già stato editato? Se la risposta è negativa, ti invito a contattarmi per partire da una scheda di valutazione professionale. Una correzione di bozze non può risolvere quei problemi strutturali che solo un editing può correggere.

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